Piccola rivoluzione in tv e grande cambiamento per Sky: d'ora in poi Auditel pubblicherà gli ascolti ‘differiti', quelli che consentono di calcolare chi vede, non in diretta, un programma registrato.
Crescono tutti: Rai, Mediaset, La7 ma gli effetti più immediati si vedono già per chi guarda il piccolo schermo attraverso il decoder ‘MySky'.
Il risultato pratico - stando ai numeri indicativi diffusi oggi in workshop a Milano dalla televisione in abbonamento - è che i canali Sky cinema e dei serial si vedranno riconosciuti un aumento di visione in un range tra il 16 e il 20%. In particolare - sempre precisando che questi sono solo i primi test e riscontri - prendendo a riferimento l'intero universo dei telespettatori della tv a pagamento si calcola che c'é un aumento del 3,5% medio nella rilevazione degli ascolti e fra il 16 e il 20%, appunto, fra chi usa ‘MysKy': un milione e mezzo di famiglie per circa 4,5 milioni di persone.
Non si rilevano praticamente più telespettatori per lo sport, soprattutto il calcio, e le news o i talent show mentre - fenomeno un po' singolare - quando un film è un ‘evento' c'é una predilezione comunque a vederlo in diretta (per esempio ‘Avatar' dove peraltro chi lo ha visto registrato è risultato comunque ben il 19% in più).
"Si è quindi scoperto - hanno sottolineato i manager Sky Andrea Scrosati vice presidente cinema e intrattenimento e Andrea Mezzasalma responsabile ascolti - che in alcuni casi il numero dei telespettatori in differita hanno raggiunto punte del 60% o addirittura del 100% in più (ad esempio la serie di SkyUno ‘Spartacus'). Altro aspetto definito interessante è che non sembra che - nonostante si possa passare oltre con il telecomando - la pubblicità perda significativamente numero di persone che la vedono. Il che vuol dire "che c'é una fetta di fruitori della pubblicità in tv che fino a oggi non era stata misurata"