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Foto - 8° Forum Europeo della Tv Digitale, rileggi la nostra diretta scritta da Lucca

8° Forum Europeo della Tv Digitale, rileggi la nostra diretta scritta da Lucca

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Fonte: Digital-Sat (live)

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Satellite / Estero

Come ogni anno all'inizio del mese di giugno, i principali operatori nazionali ed internazionali si danno appuntamento a Lucca per discutere sulle novità che la televisione digitale riserverà da qui ai prossimi mesi.

E come ogni anno siamo presenti anche noi di Digital-Sat per permettervi di seguire in diretta scritta i lavori che quest'anno si presentano alquanto interessanti.

Prima di iniziare con gli aggiornamenti, grazie alla presenza in loco del nostro Simone Rossi, diamo uno sguardo al programma e agli ospiti presenti all'Auditorium San Romano della cittadina toscana.


Ore 09.57 - Iniziano i lavori con l'intervento dell'organizzatore Andrea Michelozzi.

Ore 10.00 - Interviene il sindaco di Lucca, Mauro Favilla.

Ore 10.10 - Sta intervenendo Sabino Titomanlio per presentare il progetto Safe Trip. Alcuni problemi tecnici ci impediscono di seguire dettagliatamente la presentazione.

Ore 10.19 - Superati (almeno speriamo) i problemi tecnici, inizia il panel sullo shopping televisivo. Gli ospiti presenti sono Roberto Liscia (Netcomm), Nicola Gasperini (Hse 24) e Steve Hofmann (Qvc Italia). Manca Mediaset che ha da poco rimodernato il suo canale Me, divenuto For You.

Ore 10.30 - Dopo una leggera fase di black out, che recuperemo in seguito, parla ora Gasperini che parla del ritorno in Italia di HSE, dopo l'abbandono negli anni scorsi e la conseguenta cessione a Mediaset. «In questi anni è cambiato il modello di business, anche Mediaset l'ha trasformato rendendolo vicino alla logica pubblicitaria in senso stretto. Ma la presenza di più player, come noi tre, non può che espandere un mercato che è compresso per quello che è l'Italia», conclude Gasperini.

Ore 10.35 - Hoffman condivide la diagnosi di Gasperini, aggiungendo che il mercato di oggi in Italia beneficia anche delle sperimentazioni dei player in giro per il mondo, HSE in Germania, QVC in America. Interviene dalla platea il comissario Agcom, Roberto Napoli, che elogia questo nuovo trend: «è cambiato anche il cliente che è divenuto più nomade, si informa su un canale, compra in un altro». La nuova fase, molto italiana, vista da Napoli, è Facebook: un quarto del tempo su Internet è dedicato a Facebook, chi compra un viaggio si informa sul web e sui social network e quando torna la condivide sui social. L'integrazione di questi canali sarà sempre maggiore e il cliente andrà servito in maniera completa. Hoffman dice la sua sul social shopping: «con internet e i social network siamo già al prossimo livello, l'interazione sarà sempre di più e noi reagiremo dando al pubblico ciò che chiede, ovunque egli lo chieda, fornendo un'esperienza completa di acquisto e di esperienza».

Ore 10.40 - Napoli si complimenta con i due canali e dice la sua sulla numerazione LCN: «per adesso stanno lì, sono nella stessa decade, anche l'utente ha facilità di accesso. Altrimenti dovremmo sconvolgere un lavoro faticosissimo di cui parlerò dopo». Gasperini interviene: «Sul progetto editoriale del canale andiamo in una direzione in cui anche i contenuti si mixano, non possiamo dire che siamo semplicemente un canale di tele-shopping. Oggi al centro commerciale si trovano non solo 200 negozi, trova il cinema, l'intrattenimento, il parco bambini, i ristoranti. L'attenzione del consumatore è a 360°». Viene tirato in ballo una storia di garanzie e diritti di recesso, su cui i nuovi operatori si dicono attenti anche nello stilare un codice di autoregolamentazione in questo senso.

Ore 10.47 - Per introdurre il tema del 3D, oggetto del prossimo panel, interviene l'ingegnere Franco Visintin, di presidente della sezione italiana del SEMPTE (Society of Motion Picture and TV Engineers). E ora spazio agli ospiti annunciati che salgono sul palco. La conclusione è stata l'orientamento all'Ultra-HD, superamento dell'HD che ormai è uno standard.

Ore 10.53 - Cristiano Benzi dell'HD Forum dà il via alle danze: «Abbiamo dovuto adattarci ad un contesto tecnologico che sta mutando. In Italia la situazione dell'HD avanza timidamente a parte Sky che ha un'offerta importante sul satellite, anche in Europa l'offerta è di tipo pay, almeno la maggior parte, perché richiede un certo investimento. Alcune situazioni particolare come in Francia incentiva gli operatori pubblici per soggetti in chiaro e lì è la quotidianità. HD Forum nel corso di quest'anno ha rivisto le finalità della propria associazione con un nuovo statuto che sarà presentato a breve, per abbracciare il 3D e anche quello che c'è oltre l'HD, come l'Ultra-HD».

Ore 10.58 - Marco Pellegrinato (Mediaset) parla in ottica broadcaster: «Il difficile è mantenere un'ottica di sistema, non tanto adeguarsi ai vari standard. Ovvero fare in modo che tutti possano accedere alla televisione con i propri apparecchi anche con l'evoluzione della tecnologia. L'esempio classico è l'arrivo del colore, che non ha escluso chi vedeva con apparecchi in bianco e nero. Con il DTT ciò non è stato possibile: la tv di prima ha avuto bisogno di un decoder come adattore. Una soluzione che non sempre si può adoperare. Sul 3D stiamo cercando tutti una retrocompatibilità, ossia che non si escluda il 2D anche quando si trasmette in tre dimensioni. Si deve cercare al tempo stesso di fare produzioni 3D anche per la televisione (il cinema è l'unico che imperversa): prendiamo le partite di calcio. Le riprese vanno adeguate al 3D e quindi un problema di costi, ma non solo».

Ore 11.05 - Dopo l'intervento dell'ing. Roberto Dini (Sisvel) che sottolinea l'importanza della retrocompatibilità, si ricorda la partenza dell'emittente toscana in 3D 24 ore su 24, ma l'intenzione dei broadcaster - come ricorda Madoni di TI Media - è orientata più all'evento e non alla programmazione continuativa. Quello che complica l'evoluzione di questa tecnologia è l'assenza di contenuti, parte di un circolo oggi vizioso dovuto alla scarsa diffusione di apparati ricettivi. E Sisvel ha offerto di recente un nuovo sistema retrocompatibile, standardizzato in sede europea da DVB.

Ore 11.15 - Seguono alcuni interventi di operatori, ancora sul tema della retrocompatibilità e sui sistemi che i broadcaster si preparano ad attuare per renderla possibile. Sul piatto ci sono peraltro due alternative tutte italiane, una di Sisvel Tile Format e l'altra made by broadcaster Side by Side. Viene tirato in ballo anche il problema della carenza di banda in etere che permette una degna trasmissione in un formato adeguato.

Ore 11.25 - Ora è il momento di Mark Jacobs (BBC): «Abbiamo una discussione simile in UK sugli standard da adottare, perché fare un buon 3D è un'attività molto dispendiosa, e anche il tipo di evento, specie nello sport, necessita un particolare impegno diverso a seconda dello sport. Prossimamente produrremo la finale di Wimbledon in 3D. Non abbiamo ancora annunciato le Olimpiadi di Londra in 3D, vedremo. E' molto probabile, ma prima vediamo l'esperimento a Wimbledon, poi decideremo».

Ore 11.38 - Si sta per concludere il panel, molto tecnico, sul 3D. Ha preso la parola anche Davide Boscaini, Amministratore Unico Quartarete, che produce da alcuni mesi una rete locale in Piemonte totalmente in 3D. Si continua a "litigare" sugli standard e i format, tra termini tecnicissimi e voci leggermente sovrapposte. TI Media annuncia che il prime time di La7 sarà in HD Nativo a partire dalla stagione autunnale: «nelle aree all digital alla LCN 507 stiamo già facendo un grande lavoro. Faremo un lavoro di concerto con le figure tecniche della rete, con una gestione del disordine digitale dove il brand deve essere fortemente riconoscibile. Anche il 3D si deve inserire in questo riconoscimento, ma non da subito», conclude Madoni.

Ore 11.47 - Finito il panel, è ora del coffee break. I lavori riprenderanno alle 12.10

Ore 12.25 - Sembra tutto pronto per riprendere i lavori.

Ore 12.28 - Iniziato il panel sulla situazione digitale europea: si inizia con la Francia che terminerà gli switch off entro l'anno. Breve carrellata con gli ospiti, prima della rappresentate di Panama che presenterà un nuovo progetto. Parla adesso il responsabile di Digital Tv Czech: anche qui gli switch off, come in tutto l'Est Europeo, sono iniziati e termineranno nel giro di qualche anno.

Ore 12.35 - Per introdurre l'intervento di Marisin Luzcando, la direttora generale della televisione di Panama, c'è anche un video del capo di stato Martinelli. Panama è uno dei pochi paesi sudamericani ad aver adottato lo standard europeo DVB. La direttrice racconta come si è arrivati a questa scelta, tra isofrequenze e altri standard, presa nel 2009 dall'Autorità del Servizio Pubblico.

Ore 12.43 - Pur avendo difficoltà ad individuare i relatori, alcuni dei quali non erano stati annunciati, tra i temi emerge la discussione sulle connected-tv e delle IPTV, come tendenza specialmente diffusa tra l'audience giovane in giro per l'Europa e non solo che ragiona ormai in ottica multitasking. Anche il ruolo di Facebook e degli altri social network sta condizionando la situazione televisiva. Sulla rete sociale però rimane ancora primario l'UGC, ma il trend sta cambiando e l'ingresso di contenuti broadcast cambia tutto (vedi il caso Netflix che negli USA catalizza il 40% del traffico video su internet, contro il 10% di Youtube). La tv digitale necessita di Internet e dell'Over-The-Top per completare la sua offerta.

Ore 12.53 - Ultime domande per questo panel multilingue (si svolge infatti in italiano, inglese e spagnolo). La nostra attenzione si riaccenderà in occasione della prossima tavola rotonda dove si parlerà approfonditamente della situazione italiana.

Ore 12.55 - Tutto pronto per il panel sul "Modello italiano della tv digitale" con Roberto Napoli, Andrea Ambrogetti, Andrea Mattei, Luca Tomassini, Paolo Ruzzier e Giangiacomo Olivi.

Ore 12.58 - Si inizia con Mattei del gruppo Class Editori che riepiloga le attività del gruppo, poi la parola ad Ambrogetti: «L'anno scorso a Lucca venivamo dalla conferenza di Milano Dgtvi, avevamo promesso la Toscana in digitale entro l'anno 2011 e adesso ci siamo. Lo switch off di fatto è già avvenuto però: 4 famiglie su cinque guardano la tv in digitale. Un dato poco conosciuto ma importante è che quest'anno per la prima volta negli ultimi anni è aumentato il consumo di tv in Italia. Vuol dire che chi guarda la tv digitale ne guarda di più, trainato ovviamente dai nuovi canali».

Ore 13.03 - Ora parla Ruzzier del gruppo Espresso: «Siamo in onda su Deejay Tv con una base musicale e altri contenuti a tema. Abbiamo Repubblica Tv e poi siamo operatori di rete: avendo acquisito una rete da Peruzzo (Rete A, ndDS), che era un po' una grossa emittente locale, abbiamo messo al servizio ad altri fornitori la nostra banda, garantendo livelli di servizio, investendo in tecnologia e formando le proprie persone o attingendo dal mercato, cosa non facilissimo perché il DTT lo si sta creando in questi anni». Ambrogetti precisa che l'Italia è l'unico al mondo che ha sperimentato la tecnologia SFN, cosa che ha causato alcuni disagi per l'utenza. «Abbiamo razionalizzato tutto il parco delle frequenze, l'aspetto della sperimentazione e dell'imparare vale per tutti», precisa Ambrogetti.

Ore 13.07 - Parola ad Olivi, di Atdi che raccoglie gli editori digitali indipendenti: «Siamo in un momento chiave per la nostra associazioni, che rappresenta gli indipendenti, ma rispetto a chi? Rispetto alle piattaforme trasmissive. Viviamo questo momento con molta attenzione cercando di non mettere a rischio la nostra produzione, di uno share annuo non inferiore al 4% e che crea lavoro per 3600 persone. Sul DTT sono stati fatti sforzi strutturali enormi, manca invece un'attenzione ai temi del contenuto e del pluralismo di contenuto. Siamo in un momento in cui si stanno decidendo dei temi importanti, come la possibilità di accedere alla banda per il DTT o per diventare operatore di rete: molti sono in attesa della numerazione LCN da mesi anche se ci sono archi di numerazioni disponibili. Ma ci sono ancora troppi vincoli sugli operatori indipendenti e questa dovrebbe essere un'occasione importante per toglierne qualcuna: ad esempio, per diventare fornitori di contenuto DTT è necessario un capitale sociale ben più alto di quello sul satellite».

Ore 13.13 - Tocca ora al commissario Napoli: «Sul piano nazionale delle frequenze penso sia stato fatto un buon lavoro da parte dell'Autorità. Senza l'architrave della delibera 300 con la distinzione tra frequenze nazionali e locali sarebbe stato difficile. Sono stato relatore sulla delibara LCN: abbiamo dovuto prendere atto di quante esigenze ci sono su questa materia che sembrava semplice ma non lo era. Ora abbiamo un cambiamento che ci sarà tra qualche mese: anticiperemo lo switch off al primo semestre 2012 e fummo i primi a dirlo come Autorità, seguiti poi dal MSE. Tra ottobre e novembre 2011 (Toscana, Liguria, Molise, ...) inizieranno di nuovo i passaggi. In più abbiamo il beauty contest: quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, in questa settimana arriverà la risposta da Bruxelles. Ed entro fine luglio la gara sarà operativa, credo di poterlo dire con certezza». Ambrogetti: «Noi dipendiamo da Bruxelles. Non siamo più artefici del nostro destino». Napoli: «Non siamo però ostaggio di Bruxelles, anzi... E' una normale dialettica tra Autorità nazionale ed europea. Spero che tutto si concluda entro pochi giorni. Altro argomento: l'asta per i telefonici e gli indennizzi per le tv locali. Mi rifaccio a quello che disse il Ministro Romani giorni fa, partiamo dal 10% del decreto Tremonti (240 mln) ma guardiamo al risultato finale, e se avremo un più terremo conto di quelle richieste. E' ovvio che questo va dato alle televisioni che hanno già investito sul digitale».

Ore 13.19 - David Bogi: «A fine luglio taglieremo il traguardo del milione di utenti attivi come Tivù Sat, una piattaforma ormai di tutto rispetto. In due anni è aumentata anche la user experience, una sessantina di canali nella piattaforma oltre a quelli ritrasmessi dal satellite dal terrestre». Segue un elenco di canali disponibili su TivùSat che i nostri lettori conosco bene. Continua però Bogi: «Buona parte dei nostri utenti non sono prospect della tv a pagamento e hanno risolto del tutto il problema della mancata ricezione e dei diritti internazionali per determinati eventi».

Ore 13.23 - Luca Tomassini parla della nuova avventura di Primo Italia: «E' un servizio OTTV distribuito principalmente su connected-tv, tablet, smartphone. Ha 150 canali live interni - come Adnkronos, Ansa, Sitcom - non distribuisce attraverso il web tradizionale, solo uno, tutti gli altri sono quei device e prossimamente anche da game consolle. Siamo partiti il 25 maggio, abbiamo un library di circa 2000 film degli anni 70, quindi modestissima al momento. Da settembre l'offerta si arricchirà e diventerà pay. Il modello di business è pubblicità più PPV, esperimento che ci sta dando molte soddisfazioni».

Ore 13.27 - Mattei: «Stiamo lavorando sugli sviluppi di Class Tv Msnbc. Ma permettemi una riflessione sull'Auditel: un aspetto fondamentale è la possibilità di rimodernare i tempi di test e pubblicazione del dato Auditel. Oggi il limite è di due mesi di test e poi la pubblicazione, altrimenti c'è uno stop di un anno. Per un canale nascente due mesi sono troppo pochi. Sarebbe molto importanti per questi canali avere dei tempi più lunghi per adeguarsi e poi decidere di pubblicare o no».

Ore 13.28 - Ruzzier (Espresso): «Lavoriamo al completamento delle reti, che dovranno coprire il 95% della popolazione, 300 impianti sul territorio, entro la fine del 2012». Viene introdotto il tema dei vincoli ambientali per l'affollamento degli impianti.

Ore 13.31 - Per concludere Ambrogetti: «Quello che c'è da fare è portare a regime il sistema: beauty contest, liberazione delle frequenze, tv locali. L'anno prossimo per la 9a edizione faremo il forum sulla tv digitale non solo quella terrestre. Il passaggio del DTT ha digitalizzato tutti e ora col decoder e con la tv riceviamo qualsiasi cosa anche da internet. I nuovi temi saranno diritto d'autore, il confronto con gli operatori della rete e con i costruttori di televisori (oggi Samsung sta per diventare un editore)». Michelozzi propone di togliere la parola "televisione", Ambrogetti: «Quella mai».

Ore 13.35 - Ultimo intervento è di Napoli sul diritto d'autore: «C'è una consultazione Agcom sul tema e non c'è dubbio che delle regole bisogna darle. L'unica legge sul diritto d'autore in parlamento è del 1946, è così difficile trovare un punto d'incontro, noi ci stiamo provando. Altro argomento: il rapporto degli OTTV e degli operatori rete. Oggi è in atto un confronto sugli investimenti che noi stiamo seguendo come Autorità che non è lontano da quello di cui stiamo parlando oggi e di cui parleremo anche a Lucca l'anno prossimo».

Ore 13.38 - Prende la parola Bogi: «Il metodo di fare sistema ha pagato. Nel suo piccolo anche l'esperienza di Tivù è stato positivo. La logica coopetitiva, competitor che cooperano su argomenti comuni, sta prendendo il sopravvento: questo metodo va considerato dagli operatori in momenti di cambiamento del contesto, come oggi stiamo vedendo».

Ore 13.42 - Il forum chiude con Michelozzi che spera di ritrovare tutti l'anno prossimo in una nona edizione. E si chiude anche la nostra diretta scritta. Nell'ultimo panel abbiamo perso - per un problema tecnico - un paio di minuti del primo ntervento di Ambrogetti che recuperemo entro breve. Grazie a chi ci ha seguito e all'inviato Simone Rossi per gli aggiornamenti e le interviste da Lucca che leggerete nei prossimi giorni.

Diretta scritta a cura di
Giorgio Scorsone

in collegamento diretto da Lucca
Simone Rossi

 

8°

Lucca, Auditorium San Romano - Foto: Digital-Sat.it

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