Una ‘notizia del giorno’ da “declinare con decisione, attraverso aggiornamenti continui, punti di vista esclusivi e grafiche speciali, che consentano anche allo spettatore più distratto di identificare subito il grande tema dell’attualità su cui quel giorno Sky Tg24 si concenterà”.
E' questa la prima novità di contenuto proposta da Sarah Varetto al comando da ieri come direttore di Sky Tg24. Per l’esordio alla guida del canale all news di Sky, la trentanovenne giornalista torinese, per anni alla guida di ‘Sky Tg24 Economia’, ha scelto proprio un tema economico, “il cosiddetto ‘giallo della manovra correttiva’”, che tiene banco oggi in Italia.
“La mia formazione - spiega - non c’entra. L’aspettativa per questa manovra, che si annuncia come una delle più importanti di questi anni, è immensa. Cerchiamo di anticipare cosa conterrà e nello stesso tempo di raccogliere le opinioni più autorevoli”.
In esclusiva per Sky Tg24, ne hanno già parlato, tra gli altri, Luca di Montezemolo e il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. “Tanti fatti, separati da molte opinioni, per dare alla testata una identità ancora più forte”, saranno la bussola del nuovo corso del canale all news di Sky sotto la guida della Varetto.
“Per ora - scherza, mentre in camicia bianca e pantaloni gessati alterna la sua attenzione tra il telefono, il computer, e i quattro grandi schermi alla destra della sua scrivania della sede romana del Tg in via Salaria - avrei dovuto forse dare un’identità più forte alla mia nuova stanza. Ma non c’era tempo: mi sono limitata ad attaccare telefono e computer. Poi subito al lavoro. Tra gli scatoloni”.
“Vorrei Roberto Saviano per una rubrica quotidiana e Giuliano Ferrara per un approfondimento settimanale”. E’ quanto racconta a “Sette” Sarah Varetto parlando delle novita’ che vorrebbe per SkyTg24. “L’Italia sara’ un Paese normale quando una donna al comando di un canale all news non fara’ piu’ notizia”, commenta la Varetto parlando della sua recente nomina a direttore di SkyTg24 e dello scalpore che ha provocato.
Tra le novita’ che vuole apportare, “cerchero’ di valorizzare gli interni: ci sono molti giornalisti che hanno potenzialita’ non ancora espresse” e sulla possibilita’ di aumentare gli spazi di approfondimento dice, “ci sara’ la trasmissione di Emilio Carelli. Vorrei lavorare soprattutto sulle edizioni del Tg. Quello delle 17 che conducevo io era mirato sull’Economia . Ce ne potranno essere altri sulla Politica, sugli Esteri…”.
Del Tg di Augusto Minzolini dice, “ha innovato la gerarchia delle notizie. Dopodiche’ si puo’ piu’ o meno condividere la scelta” e aggiunge, “se mi offrissero il Tg1 rifiuterei. Sto bene qui: dove si cresce e si avanza per merito”. Il direttore piu’ bravo in circolazione “e’ Mentana a costo di essere banale. Ha capito che anche l’informazione e’ un mercato. Ha trovato un vuoto nella tv generalista e lo ha colmato”.
Sulle voci di un trasferimento di molti giornalisti della redazione romana a quella milanese risponde, “del trasferimento non ne so nulla” e conclude con una previsione, “non credo che i giornali di carta siano destinati a scomparire. Ma io soffro di insonnia e alle cinque del mattino non c’e’ nessuno che mi porti il giornale a casa. Un clic sull’iPad e via”