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Cairo fa la spending review a La7, trattative con star per il nuovo palinsesto

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Fonte: Ansa

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Economia

Urbano Cairo l'ha detto subito: i lavoratori non saranno toccati. Eppure tra i dipendenti di La7 e anche nelle squadre delle produzioni esterne si guarda con apprensione alle prime mosse del nuovo proprietario. La spending review è partita e l'editore vuole vederci chiaro prima di mettere mano al portafoglio e rinnovare i contratti più onerosi.

Per questo i collaboratori delle star temono che, di risparmio in risparmio, qualcuno finisca con il rimanere a casa. Cairo, che ha passato l'ultimo mese a rendersi conto dello stato dell'arte, ricorda agli interlocutori che già quando rilevò la Giorgio Mondadori nel '99, piuttosto che licenziare il personale in eccesso, aprì nuove riviste. I volti noti - assicura anche - non si muoveranno, perchè sono loro a garantire ascolti. Ciò però non vuol dire che i costi per i programmi non possano essere rivisti al ribasso.

A partire da Servizio Pubblico di Michele Santoro che, grazie al 13% di share medio, con la Zerostudio's ha incassato il massimo previsto dal contratto legato appunto ai risultati, cioè circa 400 mila euro a puntata. La trattativa è in corso: Santoro mette sul piatto ascolti ben al di sopra della media di rete, la proprietà punta a un risparmio, facendo leva sul cattivo andamento degli introiti pubblicitari complessivi. Nei primi quattro mesi dell'anno il calo, secondo i dati Nielsen, è stato di circa il 25%.

Stesso discorso per Piazzapulita di Corrado Formigli, prodotto da Magnolia, che pure costa decisamente meno di Servizio pubblico, ma di contro fa la metà dello share. Le trattative, in questa fase, fanno parte del gioco.

Comunque Cairo, nonostante la società sia stata lasciata senza buchi finanziari e pur avendo ricevuto in eredità da Telecom una dote di 88 milioni, ritiene che ci sia molto da fare per consentire alla rete di reggersi sulle proprie gambe a partire dal prossimo anno, evitando il pesante rosso delle ultime gestioni. Il primo obiettivo è tagliare eventuali sprechi: per questo i pagamenti dei fornitori e dei collaboratori sono stati congelati in vista di un check-up complessivo.

E chi in azienda si aspetta forti investimenti, ricordando gli ingenti guadagni che Cairo ha realizzato negli ultimi anni gestendo la pubblicità della rete, potrebbe restare deluso.

L'obiettivo, in vista della presentazione dei palinsesti il 9 luglio o qualche giorno dopo, è sfruttare al massimo le forze interne. Per questo Tiziana Panella, che ha ottenuto buoni risultati con il suo Coffee Break nella mattina, sembrava la pedina giusta per rafforzare il pomeriggio, ma ora appare destinata piuttosto al grande salto con una nuova produzione in prima serata. Anche Gad Lerner potrebbe tornare nella fascia che conta con un programma diverso da Zeta, che si spera migliori gli ascolti dell'Infedele.

Ed Enrico Mentana riproporre con più frequenza il suo Bersaglio Mobile, il mercoledì. Fermi restando Santoro, Formigli e Maurizio Crozza, Lilli Gruber e Daria Bignardi da gennaio, il punto debole della rete resta quello del pomeriggio dopo le bocciature di Cristina Parodi e Geppi Cucciari. Per tentare di risalire la china, soprattutto nel preserale, occorrono investimenti e non è detto che Cairo, almeno per ora, voglia rischiare.

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