La Borsa applaude apertura Mediaset a nuovi soci in pay-tv

Per quanto non abbia mai generato utili, Mediaset Premium è un'operazione di successo per il Biscione: ha impedito il monopolio nella pay tv a Sky e ha coperto una fetta di mercato - quella degli abbonati - che nel futuro potrà diventare strategica.

Ora si è deciso che deve crescere e presto verrà fatta confluire con il 22% della spagnola Digital Plus in un'unica società contendibile: è bastato questo a far scaldare la Borsa, dove il titolo Mediaset ha segnato uno dei maggiori progressi della sua storia, con un aumento finale del 16% a 3,3 euro. Sono mesi se non anni che gli operatori rincorrono voci di gruppi televisivi interessati a entrare in Mediaset Premium e presto ci sarà il 'veicolo' per poterlo fare.

I nomi in pole position sono sempre gli stessi, a partire dai tedeschi di Rtl, i francesi di Canal+ e l'araba Al Jazeera. Contatti diretti per ora vengono smentiti però è chiaro che sono le attività italiane quelle che attirano il maggior interesse, anche perchè la questione Digital plus è piuttosto intricata: il 56% è di Prisa che vorrebbe vendere, con Telefonica (al 22%) e lo stesso Biscione che hanno un diritto di prelazione.

La 'newco' che i Cda di Mediaset e Mediaset Espana (che ha reagito molto meno in Borsa a Madrid rispetto alla 'casa madrè con un aumento finale dell'1%) stanno studiando conterrà anche questo diritto, ma gli analisti guardano ad altro. I report emessi in queste ore sono tutti positivi sull'operazione, a partire da quello di Banca Akros che ha alzato il giudizio sul titolo a hold nonostante da aprile Mediaset abbia più che raddoppiato il suo valore.

Anche perchè finalmente Premium potrà avere un valore proprio invece che essere inserita nel 'calderonè delle attività televisive del Biscione. Tanto basta, con la Fininvest dei Berlusconi che certo non piange per questo improvviso boom in Piazza Affari: il valore della sua quota di controllo è cresciuto di oltre 260 milioni in un giorno.