Benigni al top degli ascolti 2014, meglio solo Italia-Uruguay e Sanremo
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa
Con dieci milioni di telespettatori per i Dieci Comandamenti. Roberto Benigni fa il miracolo: supera se stesso e con la seconda serata dedicata al decalogo di Mose' vola a quota 10 milioni 266 mila, pari al 38.32% di share, oltre un milione e cinque punti in più rispetto alla prima puntata (9,1 milioni con il 33%).
Un successo che lo proietta al top dei più visti dell'anno (dietro solo al match Italia-Uruguay di Brasile 2014 e alla prima serata di Sanremo) e gli assicura il plauso degli ebrei accanto a quello della chiesa. Ma soprattutto conferma, ancora una volta, le straordinarie doti di affabulatore del premio Oscar, capace di emozionare e commuovere con l'esegesi del testo biblico come con i ricordi del catechismo, mescolando leggerezza e profondita', satira e poesia, sberleffo e riflessione.
Ancora una volta, come nella prima serata, il pubblico resta incollato a Rai1: in oltre un'ora e mezza di monologo, l'ascolto non scende mai sotto i 10 milioni, sfiora spesso gli 11, con un picco di 10 milioni 835 mila spettatori alle 22.28, mentre Benigni analizza il settimo comandamento, 'non rubare', ed elenca tutti i 'furti' del nostro tempo. In chiusura, alle 23.13, il picco in share (45.10%) con i versi di Walt Whitman sul mistero della vita. Rispetto alla prima puntata, davanti a Rai1 ci sono più donne (41.4%) che uomini (34.99%) ed e' più nutrito il pubblico maturo (la serata sfiora il 50% negli over 65, raggiunge il 44.51% sul target 55-64 anni).
Sul piano sociale, lo share e' più alto nella classe alta economica e sociale (44.55%) e alta economica bassa sociale (44.46%), con un 40% nella classe media. Numerosi i laureati (fascia nella quale lo show raggiunge il 51.42%) ma anche gli italiani con istruzione elementare (40.62%), a dimostrare che il linguaggio dell«ex ragazzaccio' sa parlare a tutti.
Spazzate via le polemiche della vigilia su costi e compensi, oggi il risultato mette d'accordo tutti.
«Roberto ha fatto un bellissimo regalo di Natale agli italiani, la Rai ne e' molto orgogliosa», gongola il direttore generale Luigi Gubitosi. Lo show «restera' nella storia della televisione», scommette il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, che plaude al «poeta» Benigni.
Lo promuove ancora la chiesa: «Ci ha ha spiegato molto bene il senso del Dio biblico del Vecchio Testamento», commenta l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, che 'suggerisce' all'attore e regista un nuova sfida, affrontare il Nuovo Testamento e parlare di Gesù. Apprezzamento pressoche' unanime anche dai rabbini: «#Diecicomandamenti, ormai le cose serie si ascoltano solo dai comici», twitta il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. Qualche distinguo arriva invece dal rabbino capo di Padova, Adolfo Locci, sull'«appropriazione cristiana» del testo biblico. Ma forse i complimenti più graditi a Benigni arrivano dal suo parroco di gioventù a Vergaio, quel don Alfio Bonetti al quale l'attore e regista - come ha raccontato in scena - confessava le sue turbe di adolescente. «Dall'alto dei suoi 96 anni, con la sua ironia toscana, le avra' sicuramente risposto per le rime», scommette il vescovo di Prato, Franco Agostinelli, in una lettera scritta all'attore e regista dopo lo spettacolo.
I Dieci Comandamenti entrano di diritto nell'albo delle performance da record del premio Oscar (dall'Ultimo del Paradiso, 12 milioni 687 mila spettatori con il 45.48% nel 2002, ma era un'altra epoca, al V dell'Inferno, 10 milioni 70 mila spettatori con il 35.68% nel 2007, fino alla serata sulla Costituzione, La più bella del mondo, 12 milioni 620 mila con il 43.94% due anni fa, per limitarsi solo alle serate evento) e negli annali della tv. Difficile ora immaginare una 'prossima puntata', perfino fuori luogo pensare a un evento ravvicinato, magari a Sanremo, dopo un simile exploit. Intanto il 'regalo di Natale' raddoppia: I Dieci Comandamenti tornano su Rai5 in prima serata il 25 e 26 dicembre.
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