Mediaset decide di chiudere la soap 'Vivere'
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: ANSA
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Televisione
Vivere come Incantesimo, Torino come Roma, Canale 5 come Raiuno: triste è il destino delle soap opere italiane in questo autunno tv. Dopo il caso Incantesimo, la cui decima serie è stata bloccata alla vigilia delle riprese e non è al momento ripartita nonostante appelli politicamente bipartisan e vaghe assicurazioni dei vertici Rai, sono ora le oltre 200 persone (indotto compreso) di Vivere che, da fine novembre, si ritroveranno senza lavoro a causa della decisione di Mediaset di chiudere la storica soap di Canale 5.
La decisione dell'azienda di Cologno è stata comunicata a tutta la produzione e a tutta la troupe della soap, riuniti negli studi di Telecittà, a San Giusto Canavese, in provincia di Torino, questa mattina alle 10.30, e, in segno di protesta, tutti i lavoratori hanno deciso di sospendere le riprese. E sono stati loro stessi a dare notizia alla stampa con un comunicato firmato 'i lavoratori di Vivere'.
Vivere, in onda dal 1 marzo 1999, ha subito nell'ultimo anno vari cambiamenti di palinsesto. Dal 4 giugno scorso, per tutta l'estate, la soap è andata in onda nella fascia pomeridiana raggiungendo ottimi risultati con una media di oltre 2 milioni di telespettatori (2.086.000) e di quasi il 20% di share (19.65%). Dal 3 settembre un ulteriore cambiamento ha riportato Vivere nella fascia oraria originaria, quella delle 12.30, particolarmente problematica per la rete e penalizzante per la soap, con ascolti scesi al 15%.
"Tutti insieme abbiamo creato un ottimo prodotto del quale siamo molto orgogliosi. Abbiamo rinunciato a due mesi di stipendio per il restyling di Vivere, con la promessa di un rinnovo contrattuale che non c'é stato, e oggi - dicono i lavoratori di Vivere - lamentiamo il fatto che la rete non ha dato il tempo necessario affinché il nuovo prodotto si potesse affermare. E' da 10 anni che lavoriamo a Vivere che ha sempre dato molto e oggi diciamo che le nostre famiglie hanno diritto a mangiare come quelle di Roma".
Con Un posto al sole, in questi anni, Vivere, soap interamente prodotta in Italia, è riuscita a imporsi come la seconda soap di produzione italiana più vista in Italia, affermandosi anche come un'importante fonte di occupazione per centinaia di persone. Tanto, da aver contribuito alla realizzazione della 'cittadella delle soap' alle porte di Torino, uno dei più importanti poli produttivi in Italia, dove ogni giorno, su una superficie di oltre 15.000 metri quadri (di cui 5.000 solo di set) 5 troupe girano contemporaneamente, dove si realizza anche l'altra soap Mediaset, CentoVetrine e dove ci sono persino un asilo nido interno, un centro benessere per il dopo set oltre al ristorante.
La decisione dell'azienda di Cologno è stata comunicata a tutta la produzione e a tutta la troupe della soap, riuniti negli studi di Telecittà, a San Giusto Canavese, in provincia di Torino, questa mattina alle 10.30, e, in segno di protesta, tutti i lavoratori hanno deciso di sospendere le riprese. E sono stati loro stessi a dare notizia alla stampa con un comunicato firmato 'i lavoratori di Vivere'.
Vivere, in onda dal 1 marzo 1999, ha subito nell'ultimo anno vari cambiamenti di palinsesto. Dal 4 giugno scorso, per tutta l'estate, la soap è andata in onda nella fascia pomeridiana raggiungendo ottimi risultati con una media di oltre 2 milioni di telespettatori (2.086.000) e di quasi il 20% di share (19.65%). Dal 3 settembre un ulteriore cambiamento ha riportato Vivere nella fascia oraria originaria, quella delle 12.30, particolarmente problematica per la rete e penalizzante per la soap, con ascolti scesi al 15%.
"Tutti insieme abbiamo creato un ottimo prodotto del quale siamo molto orgogliosi. Abbiamo rinunciato a due mesi di stipendio per il restyling di Vivere, con la promessa di un rinnovo contrattuale che non c'é stato, e oggi - dicono i lavoratori di Vivere - lamentiamo il fatto che la rete non ha dato il tempo necessario affinché il nuovo prodotto si potesse affermare. E' da 10 anni che lavoriamo a Vivere che ha sempre dato molto e oggi diciamo che le nostre famiglie hanno diritto a mangiare come quelle di Roma".
Con Un posto al sole, in questi anni, Vivere, soap interamente prodotta in Italia, è riuscita a imporsi come la seconda soap di produzione italiana più vista in Italia, affermandosi anche come un'importante fonte di occupazione per centinaia di persone. Tanto, da aver contribuito alla realizzazione della 'cittadella delle soap' alle porte di Torino, uno dei più importanti poli produttivi in Italia, dove ogni giorno, su una superficie di oltre 15.000 metri quadri (di cui 5.000 solo di set) 5 troupe girano contemporaneamente, dove si realizza anche l'altra soap Mediaset, CentoVetrine e dove ci sono persino un asilo nido interno, un centro benessere per il dopo set oltre al ristorante.
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