L'assemblea di serie A della Lega Calcio ha approvato il criterio di ripartizione dei diritti televisivi, a partire dal 2010. A comunicarlo lo stesso presidente Antonio Matarrese, al termine del Consiglio iniziato stamattina alle 12:40 e conclusosi solo pochi minuti fa, aggiungendo di averne già dato notizia al ministro Melandri.
I diritti sportivi. Su questo si determinano gli equilibri politici interni alla Lega Calcio. E questa assemblea fiume non fa che confermarlo. Diego Della Valle non ha partecipato, scegliendo questa modalità di protesta. Le altre, Grandi e Piccole 19 società, hanno dibattuto sulla spartizione. Perché della divisione delle quote si è discusso. Il resto, ovvio, è del tutto marginale.
Contrariamente ai pronostici, pessimistici, i grandi club si sono presentati con una dichiarazione "di fermezza" da parte dell'ad del Milan, Adriano Galliani, ma anche con una proposta tesa a venire incontro alle esigenze delle società medio-piccole. Dalle indiscrezioni trapelate nel corso del Consiglio, il compromesso riguarderebbe la voce risultati, fissandola al 30% (le medio-piccole puntano al 40 ma senza tener conto dei risultati storici). Di questa quota, il 15% verrebbe suddiviso calcolando i risultati dal 1946 al 2005, un altro 10% ripartito in base alle classifiche dal 2005 al 2010 mentre il restante 5% emergerà dalle classifiche della stagione 2010-2011.
Un altro 30%, legato al bacino d'utenza, sarebbe determinato da un'indagine demoscopica che peserà le varie tifoserie. Il restante 40% verrebbe diviso in parti uguali ricalcando il modello inglese. Tra perfezionamenti e correzioni, l'assemblea si è prolungata fino a protrarsi in serata. Intanto alcuni presidenti hanno lasciato la riunione: il primo è stato Massimo Moratti, seguito da Spinelli (Livorno). Sono usciti anche Rosella Sensi, vicepresidente della Lega (che ha lasciato in rappresentanza della Roma il ds Daniele Pradè), e Claudio Lotito.
"Abbiamo lavorato tante ore ed è quindi normale che le posizioni si siano ammorbidite -ha confermato Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell'Inter -. Le cose andranno ancora per le lunghe ma il rischio 'esproprio' si può dire scongiurato".
"Il calcio esiste da molto tempo, molto prima del 2006. Certamente non possiamo cancellare la storia del calcio". Era stata questa la dichiarazione con cui il vicepresidente rossonero Adriano Galliani aveva introdotto la giornata in Lega, al suo arrivo in via Rosellini.
"Non facciamo previsioni, guardiamo come va la giornata di oggi e poi vediamo - aveva proseguito l'ex presidente della Lega -. Speriamo di non dover fare gesti clamorosi". E' toccato poi a Leandro Cantamessa, legale del Milan, chiarire il senso di questa affermazione e anche i riferimenti a "vie legali" già fatti nelle scorse settimane: "Esistono motivazioni giuridiche per un eventuale ricorso, ma non al Tribunale. C'è un organo interno, la Corte di giustizia federale. Ma adesso non è il caso di parlarne".
UPDATE ore 20.27 (Giosco) - Aggiungiamo alcune dichiarazioni di Antonio Matarrese tratte dall'AGI:
"I presidenti hanno dimostrato un grande senso di responsabilita', non e' stato facile, i nostri suggerimenti sono stati ripresi e questa soluzione rafforza tutto il calcio italiano". Lo ha dichiarato il presidente della Lega, Antonio Matarrese, nella conferenza stampa al termine della lunghissima Assemblea di Lega che ha sancito l'accordo sulla ripartizione delle risorse derivanti dalla vendita dei diritti tv. [...] Unica assente la Fiorentina, questa soluzione ha trovato d'accordo 15 squadre su 19 (hanno votato contro il provvedimenti Atalanta, Siena, Palermo e Cagliari).
"Questa e' una tappa non un traguardo" ha detto ancora Matarrese, che ha subito avvisato della fumata bianca la Ministro Melandri ed il sottosegretario Lolli.
Diritti tv: Matarrese annuncia che si raggiunto l'accordo - UPDATE
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Alice Sport / AGI
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