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Sexy Chiabotto e le tette della D'Urso: dov'è la qualità in Mediaset?

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Fonte: Il Tempo

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Televisione
Sarebbe bello se la maggioranza di governo, che in questi giorni (chissà se per le motivazioni accennate da Aldo Grasso) si affanna a correre in soccorso del Tg3 e di Primo Piano, si occupasse un po' anche di ciò che accade nelle tv commerciali. Dove, sempre più spesso, va in onda il malcostume. Perché, canone a parte, non c'è più differenza tra servizio pubblico e televisione commerciale. Con buona pace di chi crede ancora che gli utenti, premendo il bottone di un canale, operino una scelta di campo.
 
«Una Cristina Chiabotto come non l'avevate mai vista», recita lo spot di Rtv, in onda su Italia Uno alle 20.30. Il programma mostra infatti una Chiabotto, fresca di visitina dal chirurgo, con paillettes d'argento che le coprono i capezzoli e un pezzettino d'inguine. Coprono poi si fa per dire, visto che sono di più le paillettes che ha sulle labbra. E non contenta, l'ex Miss Italia, tra un servizio e l'altro di quella sedicente "tv della realtà", si affanna in pose che sessualmente ammiccanti è dire poco. Davvero un programma istruttivo per quel pubblico di giovani che è il target della rete.
 
Ma posto che la Chiabotto è libera di dare di sé l'idea che vuole (e quale vuole ce ne siamo accorti), deve farlo proprio alla tv? Non dovrebbero, piuttosto, chiedersi gli autori se il messaggio da dare a dei ragazzi che si affacciano alla vita sia che una donna è solo un sedere e un paio di tette?
 
Altra rete, stesso esempio. Barbara D'Urso di Mattino 5, finita nel mirino di Striscia la notizia per il seno rifatto, non ci sta e attacca le foto del presunto "prima e dopo". Chiede ai suoi ospiti: «Se una con le tette rifatte si mette a saltare sul divano, che succede? Quelle rifatte stanno ferme, quelle vere ballano». Così inizia a dimenarsi. E continua finché gli ospiti non ammettono (per farla smettere?) che sì, quel seno balla. Magra consolazione e tanti saluti alla decenza. A Uno Mattina, che pure vanta come conduttrice un'ex concorrente del GF, una cosa così non l'avrebbero mai fatta, E poi, davvero è il caso di utilizzare quello che dovrebbe essere un contenitore di servizio a fini personali?
 
Tanto più che alla tv ci sono anche ottimi modelli. Come "Ti lascio una canzone", su Rai Uno. Il programma della Clerici dove, in barba ad Amici, alle sue liti fra insegnanti e concorrenti maleducati tenuti in gara solo perché primi in classifica (e poi hanno il coraggio di chiamarla "scuola"), il buon gusto e il talento vero hanno fatto il record di ascolti. Una tv gradevole e mai urlata, accompagnata da un format che ha messo in gara le canzoni e non i ragazzini. Perché se "è il pubblico che chiede la volgarità", come si difende chi fa certi programmi, è ancor più vero che il pubblico premia la qualità in prima serata. Segno che è più maturo di quanto si pensi.
 
I bambini della Clerici, con gli abitini del giorno della festa, hanno surclassato la Chiabotto. Non ci venite a dire che i telespettatori devono essere guidati.
 
Costanza Rizzacasa
per "Il Tempo"
(19/05/08)


Nel video, tratto da Striscia, il "ballo delle tette" di Barbara D'Urso

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