Corrado Formigli lascia SkyTg24 per tornare da Santoro in Rai
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Libero
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Televisione
II fatto che Corrado Formigli, anchorman di Controcorrente (il talk show di punta di SkyTg24) lasci la tivù di Rupert Murdoch per approdare a quella di Mieli e di Santoro è la vera notizia del telemercato d'agosto.
Formigli è il primo acquisto dalle reti satellitari di Raidue: ha firmato come co-conduttore di "Annozero", ma probabilmente il suo molo sarà quello di superinviato per l'intero ciclo della trasmissione. Confermato l'editorialista Marco Travaglio, Formigli si aggiunge a Sandro Ruotolo, col quale andrà a riformare, quindi, la squadra di Moby Dick, del Raggio Verde e di Sciuscià. Ora, l'acquisto, dal punto di vista strettamente giornalistico può essere considerato di spessore; anche il direttore di Raidue, Marano, avrebbe previsto un grande lancio per l'annuncio alla stampa del nuovo Annozero in onda dal 25 settembre.
Corrado Formigli con quella faccia ingannevolmente ansiolitica, a metà fra un ex surfista e un professore di filosofia del liceo, è in realtà uno dei cronisti più tignosi in circolazione. Classe '68, di sinistra ma molto stimato anche a destra, tifoso della Fiorentina, spaccaballe nella sua geometrica insistenza, proviene dalla scuola di Paese Sera. In questi anni ha scalato - come ormai accade di rado - tutti i gradini della professione. Assunto come cronista in Mediaset nel '96 racconta tra l'altro la guerra civile in Albania, il massacro dei fondamentalisti islamici in Algeria; la Serbia e il Kosovo; e vince due premi "Ilaria Alpi". Passato in Rai come inviato speciale spiega l'11 settembre da New York e i raid israeliani a Jenin (primo italiano a entrare in città); poi trasloca a Sky sotto la direzione prima di Alan Friedman poi di Emilio Carelli. A Sky s'inventa Controcorrente piccola trasmissione di seconda serata di discreto pubblico e grande autorevolezza.
Come conduttore è un po' (spesso un po' troppo) ispido e puntuto. Ma è indubbio che abbia prodotto, in questi anni, inchieste che hanno rivaleggiato coi grandi network generalisti. Ricordiamo, per esempio, quelle sulle moschee di Milano e Varese (con insider musulmani dotati di minicamere), l'intervista esclusiva a Abu Omar ad Alessandria d'Egitto, e la prima denuncia sui rifiuti tossici di Acerra. E, soprattutto, il colloquio - sempre in esclusiva - col negazionista David Irving ricercato dall'Interpol e scavato nella periferia londinese, che gli ha valso citazioni della stampa internazionale.
Formigli lascia Sky perché "stimolato dal ritorno in grande stile alla tv d'inchiesta" che prevede possibili spin-off non strettamente legati a Santoro. Emilio Carelli, il suo (ex) direttore oggi al seguito di Obama a Denver, lo sostituirà spostando l'approfondimento di Maria Latella in seconda serata; e, in seguito optando "per soluzioni interne".
Formigli è il primo acquisto dalle reti satellitari di Raidue: ha firmato come co-conduttore di "Annozero", ma probabilmente il suo molo sarà quello di superinviato per l'intero ciclo della trasmissione. Confermato l'editorialista Marco Travaglio, Formigli si aggiunge a Sandro Ruotolo, col quale andrà a riformare, quindi, la squadra di Moby Dick, del Raggio Verde e di Sciuscià. Ora, l'acquisto, dal punto di vista strettamente giornalistico può essere considerato di spessore; anche il direttore di Raidue, Marano, avrebbe previsto un grande lancio per l'annuncio alla stampa del nuovo Annozero in onda dal 25 settembre.
Corrado Formigli con quella faccia ingannevolmente ansiolitica, a metà fra un ex surfista e un professore di filosofia del liceo, è in realtà uno dei cronisti più tignosi in circolazione. Classe '68, di sinistra ma molto stimato anche a destra, tifoso della Fiorentina, spaccaballe nella sua geometrica insistenza, proviene dalla scuola di Paese Sera. In questi anni ha scalato - come ormai accade di rado - tutti i gradini della professione. Assunto come cronista in Mediaset nel '96 racconta tra l'altro la guerra civile in Albania, il massacro dei fondamentalisti islamici in Algeria; la Serbia e il Kosovo; e vince due premi "Ilaria Alpi". Passato in Rai come inviato speciale spiega l'11 settembre da New York e i raid israeliani a Jenin (primo italiano a entrare in città); poi trasloca a Sky sotto la direzione prima di Alan Friedman poi di Emilio Carelli. A Sky s'inventa Controcorrente piccola trasmissione di seconda serata di discreto pubblico e grande autorevolezza.
Come conduttore è un po' (spesso un po' troppo) ispido e puntuto. Ma è indubbio che abbia prodotto, in questi anni, inchieste che hanno rivaleggiato coi grandi network generalisti. Ricordiamo, per esempio, quelle sulle moschee di Milano e Varese (con insider musulmani dotati di minicamere), l'intervista esclusiva a Abu Omar ad Alessandria d'Egitto, e la prima denuncia sui rifiuti tossici di Acerra. E, soprattutto, il colloquio - sempre in esclusiva - col negazionista David Irving ricercato dall'Interpol e scavato nella periferia londinese, che gli ha valso citazioni della stampa internazionale.
Formigli lascia Sky perché "stimolato dal ritorno in grande stile alla tv d'inchiesta" che prevede possibili spin-off non strettamente legati a Santoro. Emilio Carelli, il suo (ex) direttore oggi al seguito di Obama a Denver, lo sostituirà spostando l'approfondimento di Maria Latella in seconda serata; e, in seguito optando "per soluzioni interne".
Francesco Specchia
per "Libero"
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