Il Cda ratifica l'accordo: Mondiali su Sky, Olimpiadi sulla Rai in chiaro
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: ASCA / repubblica.it / Digital-Sat
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Il consiglio d'amministrazione della Rai ha dato il via libera all'acquisto da Sky dei diritti in chiaro delle Olimpiadi invernali del 2010 di Vancouver ed estive di Londra 2012 «per una cifra complessiva di 45 milioni di euro».
Contemporaneamente è stata anche deliberata la cessione a Sky dei diritti pay per i Campionati del mondo di calcio del 2010 e 2014 per complessivi 175 milioni di euro.
Attraverso l'accordo, la Rai garantisce la trasmissione in chiaro del prossimo ciclo Olimpico con la stessa copertura delle precedenti edizioni ma a condizioni economiche nettamente migliori, e anche la trasmissione in chiaro dei mondiali di calcio alle stesse condizioni della precedente edizione ma a un costo per Rai di 90 milioni di euro per il 2010 e di 85 milioni di euro per il 2014, contro i 108 milioni di euro spesi per la sola edizione del 2006.
Le prime reazioni alla ratifica dell'accordo non si sono fatte attendere: il consigliere Angelo Maria Petroni (in quota FI), dichiaratosi più volte contrario alla proposta, ha ribadito che «questo accordo segna la subalternità della RAI a Sky, che ottiene dalla nostra Azienda un prodotto di assoluto pregio, i Campionati Mondiali di Calcio, a condizioni del tutto vantaggiose, mentre Sky vende alla RAI un prodotto, le Olimpiadi, di pregio molto minore, e a condizioni economiche e contrattuali del tutto svantaggiose per la nostra Azienda. Una decisione fondamentale per il futuro dell'Azienda - conclude Petroni - è stata presa da un Consiglio di Amministrazione che ha da mesi terminato il suo mandato, e la cui composizione è oramai da tempo alterata rispetto a quanto prevede lo Statuto della RAI e la stessa Legge 112/2004».
Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, che ieri da Cagliari si era augurato il buon esito della trattativa, ha confermato la sua posizione precisando che, per quanto riguarda i Mondiali di calcio, «la Rai potrà trasmettere gli highlights già mezz'ora dopo la conclusione di ogni partita e non più dopo le 23», come era avvenuto per Germania 2006.
Contemporaneamente è stata anche deliberata la cessione a Sky dei diritti pay per i Campionati del mondo di calcio del 2010 e 2014 per complessivi 175 milioni di euro.
Attraverso l'accordo, la Rai garantisce la trasmissione in chiaro del prossimo ciclo Olimpico con la stessa copertura delle precedenti edizioni ma a condizioni economiche nettamente migliori, e anche la trasmissione in chiaro dei mondiali di calcio alle stesse condizioni della precedente edizione ma a un costo per Rai di 90 milioni di euro per il 2010 e di 85 milioni di euro per il 2014, contro i 108 milioni di euro spesi per la sola edizione del 2006.
Le prime reazioni alla ratifica dell'accordo non si sono fatte attendere: il consigliere Angelo Maria Petroni (in quota FI), dichiaratosi più volte contrario alla proposta, ha ribadito che «questo accordo segna la subalternità della RAI a Sky, che ottiene dalla nostra Azienda un prodotto di assoluto pregio, i Campionati Mondiali di Calcio, a condizioni del tutto vantaggiose, mentre Sky vende alla RAI un prodotto, le Olimpiadi, di pregio molto minore, e a condizioni economiche e contrattuali del tutto svantaggiose per la nostra Azienda. Una decisione fondamentale per il futuro dell'Azienda - conclude Petroni - è stata presa da un Consiglio di Amministrazione che ha da mesi terminato il suo mandato, e la cui composizione è oramai da tempo alterata rispetto a quanto prevede lo Statuto della RAI e la stessa Legge 112/2004».
Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, che ieri da Cagliari si era augurato il buon esito della trattativa, ha confermato la sua posizione precisando che, per quanto riguarda i Mondiali di calcio, «la Rai potrà trasmettere gli highlights già mezz'ora dopo la conclusione di ogni partita e non più dopo le 23», come era avvenuto per Germania 2006.
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