"E' possibile ridurre i tempi del passaggio al digitale terrestre come chiesto dall'Agcom nella sua Relazione annuale". Lo sottolinea il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani a margine della presentazione del documento da parte del presidente, Corrado Calabro'.
''Calabro' ha ragione - afferma Romani -. Restare con Sicilia e Calabria per ultime sembra fatto apposta ma li' e' anche un problema di coordinamento internazionale che, per esempio, per la Campania non c'e' stato perche' circondata solo da confini nazionali. Certo e' che un ravvicinamento tra switch over e switch off potrebbe essere un passaggio. Se accorciamo quel periodo probabilmente si potrebbe ridurre i tempi''.
''Calabro' ha ragione - afferma Romani -. Restare con Sicilia e Calabria per ultime sembra fatto apposta ma li' e' anche un problema di coordinamento internazionale che, per esempio, per la Campania non c'e' stato perche' circondata solo da confini nazionali. Certo e' che un ravvicinamento tra switch over e switch off potrebbe essere un passaggio. Se accorciamo quel periodo probabilmente si potrebbe ridurre i tempi''.
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Di seguito la trascrizione del discorso di questa mattina di Calabrò citato da Paolo Romani:
"Il settore televisivo vive un momento di radicali cambiamenti. Le dinamiche che attraversano ? a livello mondiale ? il settore audiovisivo sono caratterizzate, in particolare, dall?affermazione di una pluralità di piattaforme trasmissive, da nuove modalità di fruizione dei contenuti audiovisivi e da una rinnovata gamma di contenuti offerti al pubblico.
Nei prossimi tre anni, in tutti i Paesi dell?Europa occidentale, la televisione analogica sarà completamente sostituita dalla televisione multicanale digitale.
In Italia, il passaggio al digitale è in corso e sostanzialmente funziona. Alla Sardegna ? ch?è già la zona all digital che aveva più utenti analogici in Europa ? hanno fatto seguito gli switchover della Valle d?Aosta, del Trentino-Alto Adige e di gran parte del Piemonte e del Lazio. Seguirà , entro l?anno, la Campania.
Il metodo a macchia di leopardo, suggerito fin dalla Relazione al Parlamento del 2006 e indicato nel libro bianco dell?Autorità , si dimostra conducente allo scopo.
Anzi, devo dire che il processo potrebbe essere accelerato, anticipando la data finale del novembre 2012: si abbrevierebbe così il divide tra il resto d?Italia e la Sicilia e la Calabria (destinate a passare al digitale per ultime); si ridurrebbero inoltre i costi della transizione.
Peraltro il passaggio al digitale deve essere accettato dalla popolazione, non subìto. Gli utenti devono essere pienamente informati del processo in atto, perché l?avanzamento del processo degli switch-off regionali produce un inevitabile impatto sui cittadini che dovranno dotarsi del decoder e risintonizzare le apparecchiature.
Oltre alle agevolazioni all?acquisto dei decoder per le fasce della popolazione economicamente più deboli, è necessario proseguire un costruttivo dialogo con le Autorità locali per mirate campagne di comunicazione.
Le tendenze che si riscontrano in ambito mondiale ed europeo caratterizzano anche l?Italia. Per la prima volta il numero delle famiglie digitali ha superato quelle che ricevono solo la TV analogica."