Daniele Luttazzi a RaiNews24: 'La politica osteggia la satira in tv e in teatro'
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (original)
T
Televisione
Daniele Luttazzi torna in Rai per un'intervista al canale all news diretto da Corradino Mineo per presentare il suo ultimo lavoro teatrale, "Va' dove ti porta il clito", ed anche un libro prossimo alle uscite dal titolo "La guerra civile fredda".
Nell'occasione non si è potuto non toccare l'argomento satira in tv, molto attuale negli ultimi tempi, e ricordando le parole del premier Berlusconi da Sofia, a sette anni di distanza dal famoso "editto bulgaro", Luttazzi ha detto: «In questi sette anni sono andato a letto presto. Vale la pena ricordare che l'editto riguardava la Rai all'epoca e da allora non ci ho più rimesso piede. Avevo un programma televisivo che era la versione italiana del Letterman Show, è stato interrotto e da allora non ho più potuto rifarmi. Mi dispiace molto perché sono capacino a fare le mie cose e mi dispiacerebbe non poterlo fare in un futuro. Ma io sono ottimista, come dicevano i Rolling Stones il tempo è dalla nostra parte. Ed è una coincidenza fortunata il fatto che io sia qua (in Rai, ndr) e lui a Sofia, in Bulgaria... Ciao Silvio...».
Nel proseguo dell'intervista parole dure nei confronti della politica che impedisce la vera satira non solo in tv, ma anche nei teatri: «Fare satira è facilissimo.. posso farla nel mio sottoscala tutti i giorni. Il problema è arrivare ai luoghi di comunicazione di massa, la televisione in particolare che è quella più potente in Italia. Non a caso Berlusconi la presidia mano militari. A teatro ultimamente ci sono molte difficoltà anche lì, perché regioni intere ti proibiscono di arrivarci. C'è un controllo politico anche sulle programmazioni teatrali, sui cartelloni, direttamente o indirettamente attraverso le banche e le pubblicità. Arrivi per esempio in località come Parma l'anno scorso con il mio monologo spostato a 20 km da Parma perché c'erano le elezioni amministrative. Andai in un teatro più piccolo, con anche un danno economico. Il problema è quindi arrivare anche in teatro, da dove poi si può dire ciò che si vuole, perché la satira è un diritto costituzionale in tutti i paesi democratici».
La conclusione di Luttazzi è però ancora una volta per la televisione: «La cosa anomala per l'Italia è che non puoi farlo liberamente in televisione. Questa è un'anomalia che va denunciata, perché i miei colleghi coetanei in Francia, in Inghilterra, in America si divertono tantissimo a fare battute di satira sull'attualità e sui potenti delle loro nazioni. Noi in Italia ne siamo impediti in televisione... è un guaio».
Il video con l'intervista completa è disponibile qui di seguito:
Le News più commentate del Mese