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Novit digitali: Mediaset studia la web-tv con canali free e pay

News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)

Fonte: Il Sole 24 Ore

I
Internet e Tv
Mediaset intende lanciare un'offerta televisiva accessibile via internet, da dicembre 2009. Saranno canali raggiungibili tramite computer e, dal 2010, anche dai normali televisori. L'azienda si appresta così a rivoluzionare la propria strategia sul nuovo medium digitale, mirando a un rapporto più diretto con gli utenti. E' un capitolato che Mediaset ha consegnato in un documento riservato ad alcune aziende del settore: chiede loro una proposta tecnologica e commerciale per sviluppare il progetto. Il piano è dettagliato, i tempi di attuazione sono precisi, anche se potrebbero slittare a seconda delle fattibilità tecnico-economica delle proposte ricevute.
 
Primo passo, a dicembre 2009: «Lancio dei servizi di Mediaset Web Tv»; a marzo 2010, tocca a "Mediaset Premium Web Tv". Ci saranno in sostanza due cose. Da una parte, canali gratis o a pagamento, dove l'utente potrà vedere i programmi già trasmessi su Mediaset e su Mediaset Premium. L'idea è di rendere la maggior parte dei contenuti disponibile solo agli abbonati a Mediaset Premium. In piccolo, qualcosa di simile Mediaset già la offre sul sito Rivideo.
 
Un secondo elemento dell'offerta è l'"on demand tv", cioè contenuti che l'utente potrà scegliere e vedere in qualsiasi momento, come in una videoteca virtuale. A novembre 2010 il documento prevede lo sbarco sulle tv di casa. L'azienda intende avere un "Mediaset Set Top Box", prodotto e venduto da terze parti. Uno scatolotto, quindi, da collegare ai televisori un po' come si fa ora con il decoder di Sky. Un mercato in crescita, quello dei set top box internet: valutato 3 miliardi di dollari nel 2014, da Abi Research.
 
Se Mediaset realizzerà quanto progetta nel documento, completerà la propria offerta televisiva digitale. Internet, infatti, ha prerogative rispetto al digitale terrestre: permette a Mediaset di offrire un maggior numero di contenuti e servizi interattivi (il documento cita, tra gli altri, la vendita di prodotti via commercio elettronico dalla tv). Mediaset entrerebbe, per altro, in un mercato che in Italia è abbastanza vergine: il principale concorrente è la web tv di Telecom Italia (Yalp, ex Rosso Alice); oppure, da una diversa prospettiva, Youtube. Pesa da noi l'assenza di grandi attori americani come Hulu (di Nbc, News Corp e Disney) e Apple (iTunes). La pubblicità su video via web varrà 1,45 miliardi di dollari nel 2013, negli Usa, contro i 500 milioni del 2008, secondo ScreenDigest. La vendita di contenuti (pay tv su internet) varrà invece 800 milioni.
 
Su un mercato adiacente, mai decollato in Italia, c'è l'Iptv, cioè l'offerta di contenuti televisivi da parte degli operatori telefonici Adsl. A differenza della web,tv, l'Iptv è visibile solo agli utenti dei rispettivi operatori Adsl (Telecom, Fastweb, Wind). L'impegno di Mediaset su internet finora è stato limitato, è consistito soprattutto nel vendere i propri contenuti a operatori Iptv. Lanciando una propria web tv, però, farebbe un salto di qualità: inaugurerebbe, anche su internet, un rapporto diretto con i propri utenti. Senza più la mediazione dell'operatore telefonico.
 
Alessandro Longo
per "Il Sole 24 Ore"
(17/10/09)

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