Il partito dell'amore scocca la sua prima freccia e colpisce Enrico Mentana. Per celebrare i primi 18 anni del Tg5, la sua creatura, il conduttore parla all'Alfonso Signorini Show su Radio Montecarlo e dice: «Un mio ritorno in Mediaset? Non si sa mai. Siamo obiettivi: passato un anno dalla mia assenza, Mediaset e il panorama televisivo non ci hanno guadagnato e nemmeno io. Dunque, perchè no?».
Frasi di circostanza, nessun annuncio ufficiale, ma dietro la battuta si affaccia l'ipotesi di una clamorosa riconciliazione tra il giornalista e l'azienda con cui aveva rotto un anno fa. Contatti tra Mentana e i vertici di Mediaset ci sarebbero stati già prima delle vacanze di Natale ma nei prossimi giorni potrebbero culminare in un incontro con Fedele Gonfalonieri. È il passaggio decisivo, naturalmente subordinato anche al placet di Piersilvio Berlusconi.
Mentana lasciò la direzione editoriale di Mediaset e Matrix, il programma di approfondimento che aveva lanciato, il 9 febbraio dello scorso anno. Il casus belli fu la mancata messa in onda su Canale 5 di uno speciale sulla morte di Eluana Englaro. Mentana si dimette, partono accuse reciproche, comincia la sarabanda delle interviste, arriva la rottura definitiva. Anche quella personale con Confalonieri, già testimone di nozze di Mentana. Il conduttore pubblicò anche una lettera privata al presidente Mediaset e Confalonieri non la prese bene. Infine, il 5 giugno, evitando una causa lacerante, le due parti risolsero consensualmente il contratto di lavoro.
Adesso il filo sembra potersi riallacciare. Mediaset del resto le ha provate tutte ma non ha trovato un sostituto all'altezza di Mentana, della sua capacità di fare giornalismo, del suo appeal sul pubblico certificato dai dati Auditel. Il ritorno sarebbe clamoroso ma dettato da alcune considerazioni logiche.
Mentana le ha sintetizzate nella dichiarazione a Signorini. Dalla guerra non ha avuto alcun vantaggio lui e non ci ha guadagnato Mediaset che nel corso dei mesi ha in pratica rinunciato a fare una concorrenza vera all'approfondimento giornalistico della Rai. E siccome la tv commerciale guarda soprattutto ai conti e allo share, a Cologno Monzese non è sfuggito il bilancio dell'anno passato: i campioni dell'audience, la scorsa stagione, sono stati i programmi giornalistici di Michele Santoro e Giovanni Floris. I contatti, viste le premesse, sono riservati e delicatissimi, ma la pace potrebbe essere davvero dietro l'angolo.
Goffredo De Marchis
per "La Repubblica"
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