Il Venerdìtoriale - La nuova vita di SKY Calcio Show condotto da Fabio Caressa
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (original)
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Sky Italia
La maternità della D’Amico non poteva capitare in un momento migliore: Fabio Caressa al timone di SKY Calcio Show rilancia il programma e permette al “telecronista azzurro” di prepararsi degnamente al prossimo Mondiale. E lì, in Sudafrica, ritroveremo anche la bella Ilaria. Ben ritrovati all’appuntamento con il VENERDÌTORIALE di Digital-Sat.
Forse non tutti i lettori sapranno (anzi probabilmente lo sanno davvero in pochi) che il mio primo articolo scritto per Digital-Sat ebbe come oggetto proprio SKY Calcio Show. Siamo nella stagione 2005/06, quella che precedeva i Mondiali di Germania, i primi di Sky, e spontaneamente redigevo sul nostro Digital-Forum alcuni report settimanali di commento e analisi (leggi qui) del programma domenicale di Sky Sport 1, condotto già allora da Ilaria D’Amico.
I commenti erano perlopiù negativi, a volte anche in modo eccessivo, ma – forse a causa dell’impeto dovuto alla giovane età – raccolsi quegli scritti e li inviai ai responsabili del programma che apprezzarono l’impegno e iniziarono un carteggio che durò alcuni mesi, fino ad un incontro ‘di persona’ che avvenne negli studi di Cologno Monzese, il cui racconto segnò poi il mio debutto su questo portale.
Oggi a distanza di quattro anni ritorno a scrivere di Sky Calcio Show perché la novità non poteva passare così inosservata: l’assenza della D’Amico sta offrendo la possibilità di riscoprire tutte le potenzialità del programma, che ho sempre visto come un grandissimo potenziale non sempre sfruttato al meglio. Una delle cause, a mio parere, è stata la conduttrice, non sempre all’altezza del suo ruolo, soprattutto per un programma “premium” come dovrebbe essere su Sky, la cui platea è composta prevalentemente da appassionati disposti a pagare un oneroso canone mensile per il prodotto calcio.
È purtroppo risaputo però che il binomio calcio e donne è spesso vincente e Sky Calcio Show non fa pertanto eccezione. La D’Amico rafforza il suo status di conduttrice di prima fascia, approda anche sulla tv generalista (con Exit su La7) e sognerebbe – si dice – la conduzione di un programma giornalistico sulla Rai. La sua gravidanza ha rallentato i suoi sogni professionali e ha messo un po’ in difficoltà il management Sky chiamato ad una difficile scelta per la sua sostituzione. Chi scegliere per supplire all’assenza di una primadonna come Ilaria? Ecco dunque un’altra primadonna ma di diverso carisma: Fabio Caressa.
Anche lui è diventato “grande” con Sky, un vero e proprio personaggio arrivato a spopolare dappertutto nei mesi successivi all’exploit azzurro di Berlino. La sua voce risuonava ovunque, in rete, come suoneria dei cellulari nelle spiagge di tutta Italia: «Chiudete le valigie, andiamo a Berlino!» o «Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene». Frasi che resteranno nel cuore e nella mente di tutti, per sempre.
Solo uno così poteva quindi sostituire Ilaria D’Amico, con il rischio di snaturare quello che ormai era un programma su misura della bella conduttrice (ed infatti le inquadrature tipiche dal basso non rendono giustizia al nuovo anchorman). Il cambiamento più radicale però si vede nei contenuti: la preparazione e la competenza di Caressa sono ormai un marchio di fabbrica e il paragone con la D’Amico non è sostenibile.
Il pimpante Fabio è lo stesso che indossa la cuffia da telecronista negli stadi e con la stessa velocità schizza da un campo all’altro aumentando gradualmente il ritmo. A ripristinare la calma c’è Beppe Bergomi, ormai figura di bilanciamento nella collaudata coppia, assieme a Mario Sconcerti, anche lui normalmente calmo e riflessivo con in più il compito di “dare i numeri”. Manca una figura come quella che era di Massimo Mauro, pungente e irrispettosa al punto giusto, che possa mettere il pepe nei confronti dei vari allenatori. Anzi il buon Fabio ci mette di tutto per farli ridere (ci riesce persino con Mourinho al primo confronto) e li mette a proprio agio dando a quasi tutti del “tu”, cosa che su altri canali viene visto addirittura come blasfemo.
Lo Sky Calcio Show versione Caressa diviene ora dunque un programma “premium”, con un comune denominatore che non viene più ad essere la semplicità o l’apertura verso i meno esperti, ma offre finalmente quel qualcosa in più che l’accoppiata Stadio Sprint / 90° Minuto non riesce neanche lontanamente a trasmettere. Qui è il calcio a parlare, tramite gli allenatori (tutti coinvolti), tramite le immagini (disponibili anche in modo interattivo grazie a Gol Parade) e tramite le domande di Fabio Caressa, ben diverse da quelle della D’Amico, capace di interagire direttamente con l’allenatore anche per questioni tecnico-tattiche, svilendo a volte la figura dell’inviato negli stadi che deve, ancora più di prima, cercare gli spunti giusti che possano dare un senso al suo essere lì.
Scelta obbligata quindi quella di Caressa, ma anche lungimirante per gli sviluppi futuri: con il Mondiale alle porte (Giugno non è poi così lontano) andava preservato il telecronista più “forte”. Ecco che, grazie all’impegno domenicale, a Caressa viene meno la telecronaca del big match di Serie A (affidato al “promosso” Maurizio Compagnoni) dandogli la possibilità di dedicare più tempo allo studio e alla preparazione dei prossimi Mondiali sudafricani. E chissà che in mezzo allo “studio matto e disperatissimo” Fabietto non ci regali il commento dei match principali della Champions League, giusto per non perdere l’abitudine con la cabina di commento…
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"
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