Sulla base dei criteri previsti dalla legge, che attribuisce all?Agcom il compito di predisporre il piano dell?ordinamento automatico dei canali e al Ministero dello Sviluppo Economico quello di assegnare le numerazioni per ciascun programma autorizzato, l?Autorità ha posto a consultazione i seguenti criteri:
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i numeri da 1 a 9 ai canali generalisti tradizionali;
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i numeri da 10 a 19 alle emittenti locali ex analogiche di particolare valore e radicamento sul territorio;
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i numeri da 20 a 70 ai canali digitali nazionali suddivisi per generi di programmazione;
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i numeri da 71 a 100 alle altre emittenti locali.
Per i numeri da 100 a 200 verrà ripetuta la stessa sequenza.
Le numerazioni per i canali a pagamento partiranno dal numero 300, mentre i numeri da 500 a 599 saranno destinati alle trasmissioni in HD, i canali da 600 a 699 saranno invece dedicati ai servizi radio.
La consultazione servirà, tra l?altro, ad approfondire gli aspetti relativi alle abitudini e preferenze degli utenti.
L?Autorità ha anche previsto l?introduzione, per i decoder digitali, compresi i televisori integrati, una modalità di navigazione aggiuntiva rispetto all?ordinamento automatico, che consentirà di visualizzare la lista di tutti i canali disponibili suddivisi per genere di programmazione. Tutto ciò al fine di facilitare l?uso dei decoder da parte degli utenti, e rendere meno rilevante il posizionamento dei canali sul telecomando. È inoltre previsto che i provider potranno proporre delle liste personalizzate.