Switch off Nord Italia, le ipotesi sul rinvio: 15 ottobre, 1 novembre o 2011
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Digital-Sat (original)
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Digitale Terrestre
Se la notizia dell'ormai certo rinvio dello switch off del Nord Italia era stata diffusa ieri solo su Internet, ecco che oggi approda sui giornali - specialmente quelli economici - arricchendosi di ulteriori dettagli, comprese le possibili ipotesi al vaglio del CNID, Comitato Nazionale Italia Digitale, che martedì ufficializzerà le decisioni prese.
Secondo quanto riporta Marco Mele su Il Sole 24 Ore, «le emittenti locali hanno chiesto di spostare (lo switch off) dal 15 settembre almeno al primo novembre, mentre le tv nazionali vorrebbero rispettare la data stabilita. Al momento sembra prevalere uno spostamento di un solo mese, al 15 di ottobre». Le date qui riportate riguarderebbero in ogni caso la Lombardia e il Piemonte Orientale, ovvero le zone che hanno già effettuato lo switch over lo scorso 18 maggio. Per tutte le altre regioni (Veneto, Friuli, Emilia e Liguria) si andrebbe a ruota, rispettando l'ordine di spegnimenti già deciso a gennaio.
Tra le motivazioni che, riporta Mele, giustificano le richieste delle tv locali sono almeno tre quelli di primaria importanza: in primis l'assegnazione, da parte del ministero dello Sviluppo Economico (ancora senza reggente), delle posizioni nella numerazione LCN sul telecomando, secondo il regolamento approvato tempo fa dall'Autorità delle Comunicazioni. Se è assodato che i «canali generalisti nazionali» (sebbene in legislazione non esista tale definizione) andranno nelle posizioni dall'1 al 9, è e sarà battaglia per quelle locali che vorranno stare dal 10 al 19, specie in regioni come la Lombardia dove tali emittenti proprio locali non sono...
La seconda richiesta riguarda le garanzie sul coordinamento con i paesi confinanti, al fine di evitare interferenze con i loro impianti. Mentre la terza concerne il Piano Nazionale delle Frequenze, pronto ad essere impugnato da molte emittenti: quello che le locali cercano è aumentare il numero di frequenze "coordinate". «Il problema, però, non è tanto quando passare al digitale, ma "come" - riporta Mele citando Sandro Parenzo (nella foto a destra), patron di Telelombardia -: vi è stato e vi è un accaparramento delle frequenze, le migliori, da parte di Rai e Mediaset, con altre due date al gruppo L'Espresso per non avere problemi. Per altre frequenze, le peggiori, si scatena una guerra tra poveri. Noi imprenditori televisivi locali, invece di salire con i piedi sul tavolo, ci gettiamo uno contro l'altro sull'ala di pollo gettata da chi ha banchettato con il caviale. E oltre a darci le frequenze peggiori, ci hanno tolto le provvidenze e i contributi».
Tornando, in conclusione, sulle possibili date del rinvio, riportiamo l'ipotesi che viene fatta oggi su Il Mondo. Il settimanale economico del gruppo Rcs prevede che si stia considerando la possibiltà di rimandare tutto alla primavera del 2011. La causa? Le condizioni atmosferiche delle zone montuose: «in autunno - scrive Il Mondo - molte aree lombarde potrebbero presentare problemi tecnici operativi per l'innevamento o comunque il brutto tempo».
Per tutte le risposte del caso basterà attendere la nuova riunione del CNID di martedì 3 agosto prossimo. Anche in questo caso, però, salvo rinvii...
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"
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