Le quattro puntate di Vieni via con me non costerebbero 2 milioni e 800 mila euro (tetto massimo): si parla di un 15% in meno su quella cifra. È a carico di Endemol il contratto di Roberto Saviano (50 mila euro lorde a puntata), Fabio Fazio è legato alla Rai con un contratto biennale. Benigni ha risposto al dg Mauro Masi con un gesto concreto: farà risparmiare alla Rai i 250 mila euro del suo cachet, regalando ai telespettatori 40 minuti di show.
Loris Mazzetti, capostruttura e curatore del programma, spiega: "È per aderire al progetto, per amicizia verso Saviano e Fazio, che alcuni artisti verranno gratis, altri hanno ridotto i loro compensi. Un ulteriore risparmio per la Rai, un alibi in meno per chi non ci voleva mandare in onda". Antonio Albanese percepirà meno di 20 mila euro, Paolo Rossi 5 mila.
Il budget comprendeva un milione di euro per i super-ospiti. Bono Vox degli U2 ha però già detto no a causa delle lungaggini Rai. Mazzetti, storico curatore dei programmi di Enzo Biagi, colpito da provvedimenti disciplinari da parte di Masi (ha collezionato già tre sospensioni per 20 giorni complessivi), ribadisce che "le proteste hanno sbloccato la situazione". "Se Saviano non avesse parlato, se fossimo rimasti in silenzio, Vieni via con me non avrebbe mai visto la luce". Fedele Confalonieri, presidente Mediaset sul programma di Saviano dice: "Certo, lo manderei in onda. Se facesse un buon prodotto. Ora non lo so".
Leandro Palestini
per "Repubblica.it"