Eurovision Song Contest, la Rai formalizza il suo rientro nella competizione

E' ufficiale: l'Italia ha formalizzato ed espletato tutte le pratiche per l'iscrizione all'edizione 2011 dell'Eurovision Song Contest, meglio noto da noi come Eurofestival. Ad annunciarlo è il sito ufficiale dell'Eurovisione.

Nel comunicato si riportano le parole di Jørgen Franck, direttore Tv ad interim: «Nel corso degli anni, il nostro team ha cercato con molta fatica di portare i nostri colleghi italiani di nuovo a bordo. (...) Consideriamo il loro rinnovato interesse come un grande complimento e abbiamo voglia di mostrare al popolo italiano come il concorso si è evoluto nel corso degli ultimi 13 anni. Sono sicuro che saranno sorpresi positivamente!».

Ancora non ufficiale il nome del rappresentante italiano ma sono molti gli indizi che fanno pensare a Nathalie Giannitrapani, la vincitrice dell'ultima edizione di X Factor. Era stato infatti proprio il direttore di Rai 2, Massimo Liofredi, ad ipotizzare durante la conferenza stampa inaugurale che il vincitore del talent show avrebbe avuto accesso al Festival Europeo della canzone. E a confermare questa indiscrezione ci sarebbe la messa a punto di un brano in lingua inglese, papabile a essere il brano ufficiale per l'ESC.

Per l'Italia si tratta del ritorno all'Eurofestival dopo 13 anni e con due successi alle spalle, rispettivamente con Gigliola Cinquetti nel 1964 (?Non ho l?età?) e Toto Cutugno nel 1990 (?Insieme 1992?). L'ultima partecipazione risale invece al 1997 dove i Jalisse con "Fiumi di parole" si piazzarono al quarto posto.

In attesa della conferma della Rai, che ha tempo fino al 31 dicembre per ritirarsi senza l'esborso di penali, teniamoci liberi per le date del 10, 12 e 14 maggio, quando a Düsseldorf (Germania) andrà in scena l'Eurovision Song Contest 2011, con - ce lo auguriamo davvero - la partecipazione dell'Italia, come noi stessi avevamo auspicato dopo la vittoria di Lena nell'edizione 2010. Lasciateci prendere una piccola parte del merito, anche se quello più grande va tutto alla Rai e a Liofredi, per aver creduto nell'ambizioso progetto.

Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"