Rai e Mediaset bloccano il 'lesbo-spot' della Renault Twingo (con video)
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
La pubblicità, realizzata per Renault da Publicis Italia, e ideata da due donne, ha per protagoniste due ragazze molto belle che si incontrano a un dopocena. Comincia fra loro un 'gioco di sguardi': la prima va in camera da letto, seguita dall'altra. Una comincia a spogliarsi e l'altra la benda con un'autoreggente nera. A questo punto il colpo di scena: approfittando del fatto che la donna è bendata, l'altra le ruba la camicia di seta rosa e si avvia verso la sua auto, rosa anch'essa, lasciando interdetta l'altra.
Lo spot, girato a Cape Town, e firmato dal regista cinematografico Xavier Giannoli, "è tutto basato sul concetto del gioco, del desiderio e del fraintendimento", riferiscono da Publicis Italia, confessando di "essere felici che se ne parli così tanto". La versione Miss Sixty "è la più femminile delle Twingo, rosa fuori - si legge nella presentazione dello spot - e con gli interni più eleganti della categoria: è infatti pensata per non passare inosservata e per fare della strada la sua passerella. Il team creativo di Publicis ha ideato uno spot legato alla femminilità e alla civetteria che la contraddistinguono i cui ingredienti sono: una festa, due ragazze, un letto, un bellissimo top rosa e un foulard per bendare gli occhi". La campagna verrà declinata anche sulla stampa è avrà come testimonial, Belèn Rodriguez, immortalata dal fotografo Fabrizio Ferri.
''Sembra quasi che la visibilità sia l'unico contenuto possibile nella comunicazione pubblicitaria di oggi. Usare il gaysmo come strumento di notorietà è una storia antica che non dovrebbe più far notizia. Se gli Stati Uniti hanno premiato con l'Oscar la storia di due gay, l'Italia si dimostra retrograda e provinciale nel censurare questo spot''. Non ha dubbi Aldo Biasi, creativo e presidente dell'AldoBiasiComunicazione.
''Al contempo -aggiunge- se questa pubblicità è stata realizzata con l'intento di vendere un prodotto alle donne si è completamente fuori strada: ad essere attratti dal mondo lesbo non sono le donne bensì gli stessi uomini. Dovrebbe essere piuttosto la stessa Renault, quindi, a valutare se uno spot del genere, puo' permettere all'azienda di vendere più automobili o meno. Di sicuro è uno spot abbastanza bruttino che, messo in onda, non scandalizzerebbe nessuno ed emozionerebbe davvero pochi''.
E ancora, per Saro Trovato, mood maker e fondatore di Found! lo spot della Renault ''è un'idea volutamente provocatoria, giocata sull'amicizia tra donne che, in genere, per alcuni versi ammicca sempre ad atteggiamenti lesbo. Un modo come un altro per colpire la fascia di pubblico femminile alla quale è rivolto il prodotto. Si è voluto giocare facile puntando sul sesso, ma non è giusto censurarlo''.
''La pubblicità è per sua natura educata e democratica e censurarla è fuori da ogni ragione', sostiene anche Lorenzo Marini, direttore creativo e presidente di Lorenzo Marini & Associati.
''In Italia - spiega- si parla sempre e solo di sesso e ogni volta si levano inutili scudi di proteste da parte dei soliti moralisti che nutrono i soliti pregiudizi nei confronti della pubblicità. Questa volta poi, trovo ingiusto puntare il dito contro un episodio di presunta omosessualità femminile, poichè in fin dei conti penso che dovrebbe avere la stessa comprensione di quella maschile di cui si parla sempre tanto''.
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