A spasso con la tv a portata di mano. Entro il prossimo mese l'Unione europea si prepara a lanciare uno standard unico per la televisione digitale sul telefonino.
Il Digital video broadcasting - Handheld (Dvb-H) è la modalità scelta dalla Commissione di Bruxelles per facilitare lo sviluppo della tv mobile e rispondere alla concorrenza globale. Secondo quanto risulta da una bozza preparatoria del documento europeo, lo standard si basa sulla tecnologia Nokia.
La società finlandese, numero uno al mondo nella produzione di telefoni cellulari, da tempo sostiene la diffusione del Dvb-H nel Vecchio Continente. Una tecnologia già sperimentata, con successo, in Italia da Tim e Tre per le partite dei Mondiali. E che potrebbe rivelarsi una gallina dalle uova d'oro il prossimo anno, con Europei di calcio e Olimpiadi cinesi.
Il testo della Commissione europea dovrebbe essere adottato il io o il 17 luglio. Bruxelles chiederà agli Stati membri di «incoraggiare lo sviluppo dello standard Dvb-H sul loro territorio».
Per renderlo poi obbligatorio dal 2008. L'obiettivo è permettere ai produttori di «realizzare economie di scala» e favorire gli investimenti. Evitando la frammentazione del mercato tedesco, dove i 16 Laender possono scegliere standard differenti.
Secondo le proiezioni della Commissione, il mercato mondiale della televisione su telefonia mobile varrà nel 2011 fra i 7 e i 20 miliardi di euro, raggiungendo tra i 200 e i 500 milioni di consumatori. Finora, avverte Bruxelles, «l'introduzione e il decollo di questi servizi sono stati relativamente lenti nell'Unione europea, mentre i concorrenti, per lo più asiatici, hanno realizzato progressi significativi».
Dvb-H è infatti la risposta europea a standard affermati ma meno diffusi: T-Dmb, adottato soprattutto nella Corea del Sud, ma anche in Norvegia, Germania e Francia, e MediaFlo, dell'americana Qualcomm, usato in Gran Bretagna e Stati Uniti.
La preoccupazione principale dei legislatori Ue è la polverizzazione dei sistemi. Che si tradurrebbe in costi più alti e problemi nell'uso dei dispositivi quando si viaggia all'estero.
Viviane Reading, commissario europeo ai Media, ha quindi deciso di accelerare. La tecnologia Dvb-H, standard simile al Dvb-T usato dalla televisione digitale terrestre, «è superiore alle altre», ed è accessibile e aperta a tutti, al contrario di MediaFlo e Dmb che sono di imprese private. E poi deve il suo sviluppo anche al contributo di 40 milioni di euro targati Ue.
Insomma è la tecnologia giusta per riprodurre il successo dello standard Gsm negli anni '90 e lo storico sorpasso degli Usa nel mercato della telefonia mobile.
Valentina Conte
per "Il Sole 24 Ore"