Mario Riva, 50 anni fa moriva l'uomo del 'Musichiere', speciale su Rai Storia
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Ansa / Digital-Sat
Un programma - compresa la sigla di chiusura "Domenica è sempre domenica" (di Gorni Kramer, Garinei e Giovannini - ritagliato su misura per l'aria scanzonata e la bonomia del conduttore, capace di ospitare con grande empatia ospiti nazionali e internazionali di altissimo livello: da Totò a Gary Cooper, tra gli altri. Il duetto canoro tra Coppi e Bartali, acerrimi nemici sulle due ruote, ma amici nella vita, divenne - anche grazie all'abilità di Riva - un classico della televisione italiana.
All'epoca della morte Riva - che aveva 47 anni - era impegnato proprio in un'edizione speciale del programma all'Arena di Verona: quello che sembrò un banale incidente (una caduta nella buca del palcoscenico) si rivelò invece fatale, mettendo fine ad una storia professionale fatta soprattutto di una lunghissima gavetta e di un successo tardivo, ma memorabile. Riva - nato a Roma nel 1913, vero nome Mariuccio Bonavolontà - aveva alle spalle una robusta carriera di attore comico: giovanissimo negli anni '40 aveva esordito con spettacoli per i soldati italiani; nell'immediato dopoguerra era passato all'avanspettacolo e subito dopo, per tutti gli anni '50, nella rivista e nella commedia musicale.
Nel suo lavoro aveva collaborato con molti, destinati poi a rappresentare la storia dello spettacolo italiano: tra gli autori di rivista, Michele Galdieri, con il quale dette vita con Totò, Anna Magnani, Paola Borboni ad una lunga stagione di spettacoli al Teatro Valle di Roma. Poi, nel periodo napoletano, con la Compagnia di Peppino De Filippo, a fianco di Beniamino e Pupella Maggio. Molte le firme prestigiose per i suoi spettacoli: Marcello Marchesi, Metz, Age, Scarpelli, Dino Verde, fino all'incontro definitivo con i due più grandi autori della commedia musicale, Garinei e Giovannini.
Nel 1948, al teatro Colle Oppio di Roma, Riva aveva incontrato Riccardo Billi, altro giovane emergente attore comico, con il quale costituì una delle prime "coppie" comiche dell'epoca dando così il via a un modello che ha avuto grande successo: Totò e Peppino, Tognazzi e Vianello, Franco e Ciccio, Ric e Gian, Cochi e Renato, fino ai nostri giorni Greggio e Iachetti. Billi e Riva, sotto la guida di Garinei e Giovannini, conobbero una fortunatissima stagione di commedia musicale con titoli di grande richiamo: 'La bisarca' (1950), 'Alta tensione' (1951), 'I fanatici' (1952), 'Caccia al tesoro' (1953), 'Siamo tutti dottori' (1954), 'La granduchessa e i camerieri' (1955), 'Gli italiani sono fatti così' (1956).
Insieme a loro, grandi nomi dell'epoca: Wanda Osiris, Gino Bramieri, il quartetto Cetra, due giovanissimi talenti come Nino Manfredi e Paolo Ferrari. Il tutto spesso accompagnato dalle musiche delle orchestre di Armando Trovajoli e Lelio Luttazzi. Al cinema Riva ebbe al suo attivo oltre 40 film, sia come protagonista sia come 'guest star' assieme a Totò, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Walter Chiari e Aldo Fabrizi. Tra le pellicole: 'Accadde al commissariato' (1954), 'Accadde al penitenziario' (1955), 'Arrivano i dollari!' (1956), 'Ladro lui, ladra lei' (1957), 'Toto Peppino e le fanatiche' (1958), 'Il Vigile' (1960). Ma fu soprattutto 'Il Musichiere' (tratto da Garinei e Giovannini dal format Usa 'Name that tune') a dargli successo: la prima trasmissione andò in onda nel dicembre 1957 per chiudersi, 90 puntate dopo, nel 1960 con la morte del conduttore.
Il sabato sera, i cinema, al posto del film in cartellone, trasmettevano il programma diffuso dallo storico 'Studio Uno' di via Teulada a Roma. Riva - insieme a Buongiorno - ebbe la capacità di comprendere subito l'enorme potenziale di comunicazione della televisione: per questo fece perno su una conduzione popolare con l'uso ravvicinato della telecamera per dialogare direttamente con il telespettatore, sull'invenzione di una casalinga immaginaria "la signora Clotilde", sul rivolgersi direttamente ai politici per situazioni di bisogno e anche sulla noncuranza per una spiccata cadenza romana (lui di provata fede calcistica laziale). E fu ripagato dal pubblico che lo sentiva vicino e amico: basti pensare che ai suoi funerali parteciparono 250.000 persone.
Il figlio Antonello lo ricorderà con una messa alle ore 9,30 nella stessa chiesa dove avvenne il funerale, la basilica Sacro Cuore di Maria a Piazza Euclide a Roma. Così come lo ricorderà la Lazio, squadra del suo cuore e della quale fu consigliere.
Due sono le proposte di RAI STORIA in onda mercoledì 1 settembre su digitale Terrestre e Tivu'Sat: il ricordo di Mario Riva, a 50 anni dalla scomparsa (alle 10.00 e alle 18.00) ed una serie sulla casa firmata da Liliana Cavani (ore 13.50 e 01.50).
Le News più commentate del Mese