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''Il terzo polo che viene dal cielo'', Sky sotto la lente del Messaggero

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Fonte: Il Messaggero

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Sky Italia
La crisi economica c'è e si fa sentire, la concorrenza è sul piede di guerra (e si vede), il mercato televisivo è chiuso e strettamente legato alle vicende politiche, ci sono poi le difficoltà burocratiche (e la falsa partenza di Cielo ne è la dimostrazione), ma lutto lascia intuire che Sky non abbia alcuna intenzione di mollare il boccone Italia. Il motivo principale sta nel fatto che è un boccone saporito e che ha dato rapidamente frutti. In poche parole, Sky in Italia ha trovato una sua seconda America. E a dirlo sono i numeri.
 
Tanto per cominciare, Sky Italia è la più importante azienda del gruppo in Europa (superata solo dalla britannica BSkyB, che fa parte della galassia Murdoch solo al 36 per cento, con 9,3 milioni di abbonati e dalla francese Canal plus che né ha 5,3). Ancora: rappresenta il 18 per cento dei ricavi in tutto il mondo di News Corporation. E se gli ascolti, 9 per cento di media, non sono paragonabili a quelli di Rai e Mediaset (che sono sopra il 40 per cento) la forza degli abbonamenti (4,8  milioni) ha consentito di superare le tv del Biscione come fatturato: altro che terzo polo.
 
Certo, la crisi si sente: gli abbonamenti sono fermi al palo e le disdette ci sono state: mezzo milione nell'ultimo anno (complice anche l'aumento dell'Iva al 20 per cento), ma la perdita è stata compensata dai nuovi contratti, spesso più ricchi.
 
Il clima televisivo non è certo pacificato, ma più che puntare sulla resistenza passiva, Sky Italia ha scelto la via dell'offensiva, della risposta aggressiva alla concorrenza. Le iniziative vanno dalla contestata digital key (Mediaset si è rivolta all'Antitrust), la chiavetta che fa vedere sul decoder MySky i canali satellitari (in digitale terrestre, ndDS) anche in HD (costo 19,90 euro), al varo di Cielo proprio sul dtt. Pur subendo la botta dello stop natalizio il canale, frutto di un accordo con l'editoriale L'Espresso, partirà il 2 gennaio (salvo complicazioni): un modo per mettere un piede nel territorio dal quale si è scatenato l'attacco alla piattaforma satellitare, ma anche per ovviare alla necessità di poter sfruttare i prodotti pay anche in chiaro, oggi che gli sbocchi in Mediaset e in Rai sono preclusi.
 
Sul fronte dei contenuti, se lo sport resta il maggior richiamo, c'è la convinta speranza che il Biscione (se vuole portare i conti in attivo, come ha dichiarato nella convention di Montecarlo) non potrà continuare a proporre su Premium, la sua piattaforma a pagamento, gli stessi prezzi. Il cinema resta un'altra grande arma, anche se si avverte la difficoltà di avere mano libera nell'approvvigionamento di titoli (Medusa, ovviamente fa ostracismo). La fiction ha dato ottimi risultati, sia di qualità, sia di ascolto, sia commerciali. «Delle quattro serie che abbiamo fatto, ognuna ha battuto la precedente. Romanzo criminale è stato venduto in otto paesi e chi ha preso quella fiction ci sta chiedendo anche Moana», dice Nils Hartman, direttore di Sky Cinema. Così l'intenzione è di insistere sullo stesso tasto: «Arriveranno Romanzo criminale 2 - dice ancora Hartman - la serie The Pacific prodotta da Spielberg e Tom Hanks sulla Seconda guerra mondiale, I pilastri della terra tratto da Ken Follett e firmato da Ridley e Tony Scott, Narcos connection di De Cataldo sul traffico di droga in Italia, Faccia D'Angelo su Felice Maniero e la mafia del Brenta. E, fra i progetti allo studio, ce ne è uno anche sul caso Orlandi».
 
Una delle novità forti, dal grande impatto mcidiatico, dell'annata che si sta concludendo è stato l'arruolamento di Fiorello col varo di Skyuno. E se i destini di  Rosario sono ancora fumosi («il rapporto di collaborazione andrà avanti sicuramente nelle forme che Fiorello sceglierà» assicura Andrea Scrosati, vicepresidente di Sky Italia, responsabile del primo arruolamento del fantasista siciliano), si è stretto, intanto un accordo con Corrado Guzzanti, che da febbraio sarà in onda con il suo Recital (potrebbe essere una formula teatral televisiva similea quella di Fiorello da piazzale Clodio). Lucio Dalla sarà in pista con uno show di prima serata. Celentano a fumetti farà da apripista a una serie di altre cose sul Molleggiato. «L'intenzione di Sky è di continuare a investire sui numeri uno in tutti i generi, puntando a un'offerta sempre più ricca per il pubblico più esigente» spiega Scrosati.
 
La conferma di questa scelta viene dal pacchetto di proposte lanciate in questo periodo. Come il televisore HD offerto in Ieasing a 6/9 euro al mese, che è anche un mezzo per ovviare alla legge Bersani (con la possibilità di disdire un contratto in qualsiasi momento) legando per tre anni il cliente (pena il pagamento del costo del televisore).
 
All'insistenza sulla qualità dell'immagine (16 canali HD su 190), terreno questo sul quale il dtt è più indietro, al nuovo servizio che partirà a giorni che apre la via della tv ondemand: i clienti con almeno due pacchetti in abbonamento riceveranno gratuitamente ulteriori 30 ore di programmi extra (serie, film, sport, documentari, programmi per bambini) visibili in qualsiasi momento e che si possono registrare su My Sky.
 
Marco Molendini
per "Il Messaggero"

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